Oggi vi propongo con piacere  un’intervista concessami dal carissimo e stimatissimo Arturo Salerno, il quale si è prontamente e molto gentilmente prestato a questa proposta, confermando la grande stima umana e professionale che ripongo in lui. Detto ciò, mi sarebbe sempre piaciuto poter parlare di argomenti interessanti, spesso ci provo con i miei post, ma l’opportunità di poter rivolgere ad un professionista come lui nel settore web marketing non potevo proprio farmela scappare.
Quindi… ecco le mie domande e sopratutto le risposte! Spero che siano interessanti anche per voi, così come lo sono state per me:

1. Come sta cambiando il mercato turistico attraverso il mezzo web?

Caro Andrea, il turismo sul web è in costante crescita e mutamento. Se con l’utilizzo di internet i rapporti tra turista e fornitore di servizi turistici sono cambiati, con l’avvento del web 2.0 stiamo assistendo a uno sconvolgimento totale. Da turista passivo a turista attivo. Da turista da catalogo cartaceo a viaggiatore virtuale. Questo è stato il vero cambiamento che il web ha generato. Il turista è in grado di districarsi abilmente nella fitta ragnatela dell’offerta turistica sul web riuscendo a coniugare eccellenza e vantaggi economici. Il viaggiatore assume il ruolo del protagonista e pretende di essere ascoltato. Il suo giudizio fa opinione e condiziona la scelta di altri futuri viaggiatori che vogliono ripercorrere lo stesso itinerario turistico accrescendolo con la loro personale esperienza di viaggio. Il web mette in comunicazione le persone che cercano di ricevere consigli e suggerimenti. Nel mondo del turismo i consigli e i suggerimenti sono le migliori raccomandazioni possibili.

2. Credi che l’avvento delle applicazioni mobili e social creerà un’ulteriore nuova corrente nel mercato turistico? (pensiamo alla geolocalizzazione, ad esempio)

Sta già avvenendo! Il turismo è sempre stato sociale e mobile, per questo motivo ora è web social e web mobile. Una naturale prosecuzione del passato con gli strumenti del futuro. Le persone desiderano avere informazioni in tempo reale, notizie fresche e consigli da altri utenti. I cellulari di nuova generazione ti permettono di essere sempre connesso alla rete e i vari canali web di condivisione delle esperienze aiutano e aiuteranno il viaggiatore durante il suo soggiorno e permetteranno di seguirlo durante i suoi spostamenti attraverso i servizi di localizzazione geografica.

3. Come credi simuoverà il web in questa dicotomia della privacy: tutti su internet, ma nessuno vuole essere identificato?

Dipende Andrea! Dipende dall’utilizzo degli strumenti messi a disposizione. La privacy è un valore soggettivo e in quanto tale ognuno deve gestirla come meglio crede. Fondamentale è capire su internet quali strumenti si sta utilizzando, come utilizzarli al meglio e gli scopi del suo utilizzo. Si parta tanto di privacy violata con l’avvento di internet, ma ci siamo dimenticati i coupon dei supermetaci degli anni 90? le cartoline dei distributori di benzina? le carte fedeltà? Io penso che avere un unico profilo sociale sul web dove tu puoi decidere come gestire i tuoi dati personali sia un vantaggio piuttosto che uno svantaggio. Facebook ha milioni di persone registrate con nome e cognome che si vogliono identificare. Facebook è riuscito a portare dentro il suo network persone che non aveva mai prima avuto un profilo sociale sul web e con il suo servizio Facebook Connect ha permesso a tanti di poter accedere a servizi su altri siti web senza procedere a una nuova registrazione. Un pass-partout digitale con nome e cognome perché il suo intento era mettere in contatto le persone.

4. Credi che dopo il last minute e il last second, arriverà il past minute? (una long tail di offerte turistiche nei periodi non di punta)

Il last-minute, il last-second, il past-minute…possiamo utilizzare quante definizioni vogliamo e possiamo classificarle come vogliamo. Offerta prenota prima, offerte special price esistono già. Bisogna creare delle offerte turistiche chiare, precise, con il prezzo corretto e con le informazioni che corrispondono alla realtà dei fatti. Saranno poi gli utenti ad apprezzare un’offerta piuttosto che un’altra in un periodo vicino o lontano dalla data di partenza.

5. Quali studi, universitari e non consiglieresti a chi vuole affacciarsi al mestiere del web?

E qui Andrea tocchiamo un tasto dolente, purtroppo! Il sistema “italiano” di formazione professionale pecca di approssimazione organizzativa e didattica. Il ruolo dell’università è del tutto assente. Non riesco ancora a capire come mai le lauree in economia non prevedono dei corsi sul web marketing così come i corsi di ingegneria non prevedono lo studio dei linguaggio avanzati di programmazione per il web e infine i corsi di lingua non dedicano ampio spazio al web writing. Sbaglio? Penso di no! Argomenti fondamentali in un mercato digitale globalizzato. Tutto poi viene demandato ai Master e ai corsi di formazione post-laurea. Altri soldi e altre spese per le famiglie. Consiglio a chi vuole lavorare sul web di scegliere un corso di formazione che abbia sulla rete una reale valenza e che fornisca chiari percorsi formativi soprattutto accompagnati da un percorso post-corso. Un ulteriore consiglio, specializzarsi su uno specifico argomento e rimanere sempre aggiornati utilizzando la rete. Leggere i vari forum di settore, partecipare alle discussioni, testare varie soluzione e mettere in conto che chi vuole lavorare per il web deve essere in perpetua formazione.

6. L’avvento di foursquare, i cui dati sono in crescita esponenziale, facebook places e la competizione con diaspora (joindiaspora.com), che mira a competere sul piano privacy, come cambieranno il mercato del social travelling? In particolare, quali idee possono essere sfruttate dalle strutture ricettive sul social che verrà?

Le strutture ricettive possono e devono utilizzare i social media per conversare con la propria clientela, ascoltare e comunicare. Un utilizzo auto referenziale e meramente commerciale di questi servizi produce un effetto opposto. Il marketing della conversazione e il marketing del passaparola sono gli elementi fondamentali in una strategia di social media e su questo devono concentrarsi gli sforzi. Il mondo del turismo sta giovando e potrà ancor di più giovare di questi servizi nel momento in cui riuscirà a capire che i prodotti turistici hanno necessità di essere valorizzati, migliorati e ampliati con l’interazione diretta con il viaggiatore. Un appunto. Si parla ultimamente di Diaspora come l’anti Facebook. Aspettiamo che il servizio venga lanciato per dare un giudizio sulle sue potenzialità ma già da ora mi viene difficile pensare che possa competere con Facebook utilizzando solo la privacy come elemento di differenziazione.

7. Ricordando l’episodio del video tristemente virale che ritrae una ragazza che butta dei cuccioli in un fiume, in molte notizie si è letto che gli utenti condividendo il filmato hanno permesso di scoprire l’autrice del vile gesto. Essendo quindi il web un deposito di informazioni, anche personali, quali sono i tuoi suggerimenti per creare un brand di successo senza che questo possa ritorcersi contro? –Sia esso legato ad una persona o all’azienda

Creare un personal brand o un brand in generale è lavoro lungo e faticoso. Bisogna innanzitutto avere le idee chiare sul messaggio da veicolare ed essere soprattutto eticamente corretti. L’etica, la professionalità, la trasparenza, la qualità, la chiarezza, la collaborazione sono valori imprescindibili che ogni brand dovrebbe incarnare e comunicare all’esterno. Non esiste alcuna pubblicità che possa ingannare l’utente nel tempo dopo che ha provato il prodotto/servizio e si sia fatta la sua personale interpretazione. Lasciamo che il consumatore ci indichi dove sbagliamo e ci consigli su come migliorare. Fondamentale è ascoltare e come indica una famosa tesi del Cluetrain Manifest capire che il mercato è conversazione e non solo conversioni.

Arturo Salerno professionista del web fin dal lontano 1999 oggi si occupa di web marketing e promozione sul web. Membro ufficiale del progetto WTMWeb Travel Marketing opera come libero professionista nell’ambito della consulenza in web marketing turistico e formazione web marketing. Si definisce come un “giovane volenteroso” e scrive articoli e approfondimenti di settore sul suo blog personale arturosalerno.com.

http://www.arturosalerno.com/

Un doveroso aggiornamento a questa pagina: intervista audio ad Arturo Salerno ospite sul blog di Giovanni Certomà disponibile al seguente link http://www.giovannicertoma.it/dett_ruota.asp?id_a=5110 --- Giovanni Certomà. Nato a Roccella Jonica, laureato in Pedagogia e docente di Lettere e Filosofia. Nella sua attività professionale di docente, scrittore e blogger vanta le seguenti pubblicazioni: il saggio "Il filosofo dimenticato. Morale e società giusta in Erminio Juvalta" nel 1998, le liriche "Vitalità svelata" nel 2000 e "Due gambe e un cuore" nel 2005. Per maggiori info: http://www.giovannicertoma.it/

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