Un titolo volutamente storpiato per farvi partecipi, se mai cercherete un titolo tanto strampalato quanto il sottoscritto, per raccontarvi una cosa che m’è successa proprio pochi minuti fà. Ovvero l’accezione di seguito sui social networks.
Spesso mi chiedo, per altre questioni, se la fortuna di una persona e l’essere appagato del proprio lavoro passi necessariamente attraverso la notorietà e la popolarità. Ad esempio: per essere il miglior chitarrista è necessario che mi conosca tutto il mondo oppure no?
Si apre una questione: da un lato dico “Si”. Perchè per dire di essere il migliore, in assoluto, devo confrontarmi proprio con tutti tutti… Da un altro, forse quello più maturo e aiutatemi voi a dirlo, rispondo “No”. Forse quel “tutti” lo potrei riferire al numero più alto di consensi tra quelli che mi conoscono. Se 1000 persone mi conoscono e mi reputano sufficiente potrei fregiarmi di essere conosciuto da 1000 persone. Se 100 mi conoscono e 80 di loro mi reputano strepitoso, non potrei dire di fare numero, ma vantarmi di persone che nelle loro conoscenze mi hanno giudicato veramente bene.
Beh credo sempre più che la seconda sia la strada giusta. Lo è? Non lo è? Qui mi aspetto una vostra prima reazione. Ma andiamo al punto.
Ultimamente sto usando Twitter più intensamente, ho trovato diversi contatti con i quali scambio idee con piacere e spesso durante la settimana. Non il solito e semplice “sei m o f” o “da dv dgt”. Ma magari che film vedere al cinema. O che sfondo usare su un uovo sito. O quale articolo SEO sembra essere più approfondito o più informativo. Argomenti trasversali tutti abbastanza approfonditi.
Non so di preciso cosa porto nella vita reale di queste persone. Spero tutto sommato qualcosa di positivo. Sia anche il tempo di un twitt o un retwitt -quindi uno o due secondi- ma comunque qualcosa di positivo.
Ora Twitter lo vedo come uno strumento in continuo movimento… un pongo in evoluzione. In tutto questo Google ci ha messo lo zampino nella misura in cui il suo algoritmo può considerare alcuni profili più o meno utili per il posizionamento, Pagerank, Trustrank, realtime e cazzate del genere. Così come “io c’ho 3000 follower e sono più figo di te” è trasversale: sia italiani che americani si affannano dietro questa bandiera.
Beh ve lo ripeto: CAZZATE. Bannatemi, linkatemi da siti porno, parlate male di me su facebook e dove cavolo vi pare. Non sono come voi markettari.
Tutte queste sono cazzate perchè sia che stia mandando messaggi del piffero sul mio profilo personale che lavorando sul profilo di un cliente, credo che un clima disteso e qualitativo debbano essere i presupposti di qualsiasi uso di una piattaforma sociale. A me pare che stiamo tornando alla questione “io ti ho offerto 3 caffè e tu solo 2, sei uno stronzo”… “oh ma calmati un attimo!”
Perchè? Perchè stasera è l’ennesima volta che dopo aver ringraziato pubblicamente -credevo che ringraziare e salutare una persona che conosci fosse buona educazione…- un twitternauta che liberamente ha deciso di seguirmi mi fà notare che io non lo seguo e si cancella dai miei follower. E questi si fregiano di essere Social Media Guru. Ma a me sembrano più che altro Social Media Bullshit. Siete enormemente tristi. E non vi consiglio di impiccarvi, perchè magari la vostra vita è così triste che state togliendo la corda a qualche bambina che in quel momento voleva giocarci. Continuate così. Continuate a badare ai numeri, parlate con i numeri, non con le persone. E’ questo il Social in Italia. Spero non “il Social”.
Social Midia stràteggi http://bit.ly/9uxZ2I