Dopo tutto il polverone sollevato dai guru del web marketing per l’arrivo di Google Panda, sembra che quella degli aggiornamenti all’algoritmo sia stata solo una scusa per far alzare un polverone ai guru del web marketing.
No, non hai bevuto. Ho scritto un pensiero un pò contorto volutamente: l’animale (il Google Panda) ha colpito ancora, per l’esattezza a fine settembre per la seconda volta negli Stati Uniti.
Nella nota di SearchEngineLand, infatti, vi invito a leggere lo storico degli “attacchi” all’indice da parte dell’algoritmo: http://searchengineland.com/confirmed-google-panda-2-5-update-arrived-this-week-95222 ed è importante sottolineare come markettari e simili vendano pozioni magiche per risalire dalla penalizzazione, di fatto inutili.
Si, perchè il rumore che sto generando con questa nota serve soltanto a ricordare che non c’è misura correttiva che tenga nei riguardi di uno stupido algoritmo che penalizza i contenuti duplicati soltanto nel 2011.
E se volete farvi 4 risate, ecco i nuovi elenchi degli sconfitti e dei vincitori del Panda 2.5: http://searchengineland.com/google-panda-losers-today-show-winners-youtube-95257