Dopo i receni aggiornamenti di Google, che hanno incluso il ben noto MayDay e tutte le sue conseguenze, il Google Caffeine, e chissà quale altra diavoleria, ogni SEO si chiede: “Cosa conta di più per il posizionamento su Google? La velocità o la qualità dei contenuti?”
Come in ogni domanda SEO la risposta non è mai ovvia, anche se sulle prime potrebbe sembrarlo.
La risposta arriva direttamente da Matt Cutts, il quale in una recente intervista afferma: “A volte non aggiorno il mio blog per qualche giorno, o forse anche per settimane. Ma se lo faccio cerco sempre di scrivere qualcosa di interessante per cui l’utente trovi qualcosa di nuovo per cui valga la pena ritornare“.
Questa affermazione ha una grossa valenza, sicuramente in parte già nota, riguardo il fatto che il contenuto dev’essere originale. Ma la sostanziale direzione verso cui ci si sta muovendo a me, e penso ad altri, fa pensare che oggi i siti web si stanno muovendo verso una struttura blogger-style più che corporate.
Così su due piedi credo che il blog incarni al meglio l’idea attuale di fattori di posizionamento: qualità, devi scrivere cose interessanti e spesso chi scrive su un blog è animato da una vena personale da sentimenti ed idee proprie siano esse grandi segreti o considerazioni della vita quotidiana; freschezza, il blog è strutturato con una gerarchia di link interni che permette di raggiungere una buona rapidità di indicizzazione, nella misura in cui “quando voglio, scrivo” e cià può accadere anche spesso; leggerezza, solitamente i blog nascono con strtture della pagina molto chiara e semplice. A volte ci sono esempi di appesantimenti eclatanti, ma altre volte si vedono veri e propri gioiellini del page speed; social, senza dimeticarci che oggi con l’avvento e l’affermazione delle piattaforme di social networking e la creazione di funzioni di discovery dei motori di ricerca, il blog incarna più di tutti quell’impostazione rivolta alla condivisione e alla socializzazione.
Secondo il mio parere, non a caso alcuni siti di fama mondiale, stanno riscuotendo enorme successo proprio perchè sono riusciti a valorizzare i propri contenuti grazie ad una struttura più vicina al blog. Per non parlare di siti che lo sono dichiaratamente!
Però è anche vero che un sito istituzionale o vetrina, dove le informazioni sono quelle e rimangono lì per un bel pò di tempo, sembrerebbero essere tagliati fuori dal circolo. Non è così, e non lo sarà. Credo che gli aggiornamenti di tali aspetti faranno si che si smuoverà qualcos’altro sotto le macerie dei siti statici, anche se internet è bello perchè è veloce e con questo chi si affaccia sul web deve fare i conti, in bene e in male.
Qualità o velocità: cosa conta di più nel posizionamento oggi? http://bit.ly/c6hF2g