Uno degli acronimi più in voga ed usati ultimamente tra gli specialisti del web è SMM: ovvero social media marketing. Premesso che non voglio dare una definizione ufficiale nè pretendo di essere portavoce di una nuova era del webmarketing, ritengo che le attività di marketing applicate ai media sociali sia veramente importante.
Lo è a tal punto che intendo calare questo articolo all’interno del discorso legato al WHR2011, il seminario di formazione turistica più importante d’Italia, affermando che chi non intravede nel Social uno strumento per essere più vicino ai propri clienti è oggi semplicemente fuori rotta.
Quello che più mi affascina del settore marketing è l’aspetto che riguarda la nascita di una nuova idea. Così come in tutte le cose spesso ci si ritrova a rimaneggiare una quantità di informazioni e concetti triti e ritriti che a volte grazie anche a piccolissime intuizioni diventano di successo. In realtà è vero che nessuno scopre qualcosa di nuovo e che è tutta acqua calda, ma è allo stesso tempo vero che se contestualizzassimo l’esistente ad un determinato territorio e ad una determinata struttura ricettiva forse il tutto diventa meno banale. Perchè una strategia di promozione che può esser standard in un determinato luogo, può non esserlo in un altro ed è lì che è necessario puntare.
Questa breve divagazione è utile a porre le basi del mio discorso legato al Social: “su Facebook ci sono 500 milioni di utenti” e allora crederemmo che il luogo (digitale) più opportuno sia proprio Facebook. Si e no. Mi spiego partendo dal no: non è detto che un così alto numero di utenti sia necessariamente una risorsa così spendibile per i nostri scopi. Pensiamo che sicuramente tra questi 500 milioni di utenti ci sono: utenti fasulli, profili aziendali inattivi, spammer, social-gamers addicted, e altre specie molto strampalate di internauti. Ma tornando al si, noi dobbiamo imparare a puntare da quel bacino di utenza che è frutto di opportuni filtri e che quasi automaticamente troveremo interessati ai nostri servizi. Come?
Qui voglio suggerire due strade e lo voglio fare continuando col presupposto che noi vogliamo investire qualcosa su Facebook (tempo=denaro, quindi le mie affermazioni sono vere sia parlando di investimenti di tempo “sto un’ora su facebook” tanto quanto investimento di soldi “spendo 10 euro in advertising”):
- la prima è quella di sfruttare i servizi di marketing offerti da Facebook. Puoi studiare le guide ufficiali direttamente sul sito e renderti conto che se da un lato Facebook ha interesse a mettere in mano ai consulenti degli strumenti di marketing, Facebook può rappresentare un elemento della tua strategia di presenza e vendita sul web. Creando un’annuncio pubblicitario (detto anche FB Ads) su Facebook accederai ad un insieme di dati di profilazione basati su numerosissimi fattori. Di qui potrai renderti conto di alcune cose importanti come: valutare se un investimento fatto per il tuo pubblico è realmente la cosa giusta da fare; se l’investimento è troppo al di sopra del tuo budget e allora è il caso di optare per altro; se il pubblico che ti attendevi di trovare si discosta o no dal pubblico a cui ti desideri rivolgere; ed altro ancora.
- la seconda idea può essere quella di “scendere dal piedistallo” -ma sono sicuro che non è il nostro caso- e fare di Facebook una piattaforma di CRM. Il coinvolgimento dei tuoi amici, o meglio ancora se apri una Pagina per il tuo Hotel e quindi dei tuoi Fan, per comprendere cosa si dice di te in giro, cosa si dice sul tuo luogo o sulle tue tariffe o su come sia raggiungerti. D’altro canto puoi incentivare i contatti per mezzo della condivisione di materiali audiovisivi sulla tua struttura, come i video dell’animazione turistica di quest’anno o le foto della piscina -non taroccate mi raccomando!!- o stuzzicando i desideri di quelli più fedeli, magari stilando una lista degli utenti che ti commentano e ti supportano più di altri e coinvolgendoli maggiormente. Se inoltre gestisci una pagina Luogo, puoi richiedere o invogliare i tuoi ospiti a lasciare un consiglio direttamente su Facebook e sfruttare i meccanismi di amplificazione per raggiungere più utenti.