Non sono un viaggiatore con la “v” maiuscola, la mia vita quotidiana non mi porta a stare spesso in giro per il mondo ma non perdo occasione per visitare nuovi luoghi e a soggiornare, quando il tempo me lo permette, in strutture ricettive sempre diverse. Quello di cui ciascuno di noi, visitando un nuovo luogo, ha sostanzialmente bisogno è di un consiglio che ci faccia gustare la permanenza in quel luogo e di un seppur piccolo aspetto affine alle nostre passioni grazie al quale poter legare per sempre il viaggio alla nostra memoria.

Divago brevemente per farvi una presentazione del post, che attualmente rappresenta una miniera di informazioni e testimonianza. Motivo per cui credo sia necessaria una guida alla lettura, introducendo un minimo di indice:

  1. Premesse generali: l’uso e la percezione del word-of-web, come evoluzione del word-of-mouth
  2. Testimonianze dei consulenti di webmarketing e webmarketing turistico
  3. Testimonianze dei blogger turistici e non
  4. Testimonianze di hotel social-addicted
  5. Testimonianze di utenti FourSquare
  6. Conclusioni

Di strumenti che ci permettono di approfondire un luogo ancor prima di visitarlo ce ne sono tanti al giorno d’oggi e di diverse nature: dai blog, ai racconti di viaggio, per poi passare ai social networks e ai siti dedicati alle recensioni, come mappe e quant’altro. Ma da chi possiamo trarre informazioni più aggiornate, più affidabili e più adatte ai nostri gusti?
Beh… sicuramente una persona deve provare un pò tutti gli strumenti per scegliere quello più adatto a sè, ma voglio spendere alcune considerazioni su un insieme ristretto di applicazioni snocciolando la questione grazie all’aiuto di alcuni dei massimi esperti del settore turistico italiano.

Come ogni viaggio, parto con un racconto: ero in spiaggia giorni fà, durante un soggiorno in una nota meta turistica. Quello che mi ha permesso di evitare luoghi poco raccomandabili e di scoprire invece la cosa particolare dietro l’angolo è stato il mio telefono cellulare. Non uno di ultima generazione a dire il vero, ma che permette una buona navigazione web grazie all’abbonamento internet che ho attivato ormai da tempo. E così, grazie ai contenuti generati da altri utenti, il passaparola ha finito per influenzare il mio soggiorno e lo strumento che ho usato mi ha reso così felice di aver tratto così tante informazioni che mi sono lasciato andare ad un commovente messaggio: “Foursquare è il mio miglior compagno di viaggio!”. E di qui mi è balenata l’idea di fare il paragone tra FourSquare e TripAdvisor che secondo me pur avendo una natura in parte diversa ed una storia, invece, totalmente diversa, possono entrare in forte competizione e anzi, potenzialmente, l’una in grado di poter decretare la morte dell’altra.

Riflettendo ancora sui due strumenti ricordo che:

TripAdvisor è nato come sito web di recensioni di hotel. Per cui il processo di generazione di contenuti totalmente all’inizio ed in parte ora, si attua a vacanza finita. Così come la consultazione delle recensioni è quasi totalmente sbilanciata, passatemi il termine, alla fase di ricerca della struttura ricettiva che potenzialmente ci vedrà come ospite. Oggi l’applicazione mobile ci consente di visitare il sito più agevolmente rispetto ad una navigazione web da cellulare, ma è corretto dire che TripAdvisor è presente prima e dopo il viaggio, poco durante. Da un lato è anche giusto che sia così, per sua natura.

 

 

Copyright Foursquare
FourSquare, invece, è un gioco geolocalizzato sostanzialmente mobile. Quello su cui si fà leva lì non è tanto e solo l’utilità delle azioni compiute dagli utenti, quanto il fatto che essi gareggino per risultare i più attivi e curiosi. Nel gareggiare però, si diventa più o meno involontariamente, dei piccoli Indiana Jones. Oggi, inoltre, con lo strumento liste si incrementa la potenza di fuoco e l’influenza delle proprie azioni compiute su questo social network. In tutto ciò, però, si possono trovare pareri molto interessanti da leggere, non estremamente approfonditi, ma ugualmente importanti e motivanti: i tips. Inoltre, puoi farti degli amici lì, e gli amici hanno dei gusti e delle preferenze. Non aggiungo altro, occhio!

Così come mi è capitato di cercare un hotel su TripAdvisor, non trovarlo recensito e subire un cattivo trattamento perchè la fortuna volle che la prima recensione -peraltro proprio negativa- fu scritta mentre ero lì in vacanza, mi è anche capitato di leggere una serie di Tips di un ristorante nel quale ero ormai già entrato e mi sono evitato brutte sorprese nel piatto e sul conto (ammetto che il giudizio espresso seppur non negativo aveva influenzato totalmente la mia opinione quella sera e anzi condividendola con gli altri ospiti eravamo in 4 a notare certi particolari non proprio soddisfacenti di quel luogo – qui uno potrebbe iniziare a farsi domande e a chiedersi “è giusto o no scrivere giudizi sulle attività altrui?”).

A tal proposito ho sperimento e valutato con cellulare alla mano, l’importanza e l’influenza delle tanto discusse recensioni. Dopo aver fagocitato tutte queste informazioni digitali raccolte dai due strumenti, ricordo ancora al gentile pubblico che i due strumenti non sono direttamente paragonabili. Lo si evince dalla mia stessa premessa. E visto che un paragone potrebbe se mai reggere tra Foursquare e l’app di TripAdvisor, voglio fare una scommessa con me stesso e provare ugualmente ad esprimere un’opinione su questi aspetti.

1) FourSquare è un gioco e lo rende avvincente rispetto a TripAdvisor, che invece ha un ruolo più serioso -ma non meno utile- e un appeal meno agile.

2) A prescindere dai dati di traffico delle rispettive applicazioni, di cui ahimè non dispongo, credo che Foursquare per via della sua natura, della sua giovane età e delle funzionalità più rapide e giocoso possa prevalere nei contesti turistici influenzando grazie ai brevi ma intensi Tips lasciati sulle Venue. Una recensione, appunto, devi leggerla in condizioni meno avverse, a casa tua su uno schermo grande e magari annotando su un foglio o un file tutto quello che c’è da considerare.

3) La natura degli utenti sta cambiando e scopro un’altra sorgente l’acqua calda se vi dico che secondo me FourSquare vince perchè più vicino al concetto di mobilità di TripAdvisor. Essendo un mercato in crescita ed essendo FourSquare più a contatto con cicli di vita rapidi, lo configuro meglio nel medio periodo tra le applicazioni geolocalizzate, in cui già sembra sguazzare allegramente.

A questo punto, sembrerebbe che il mio animo smanettone sia stato plagiato con chissà quale caramella opportunamente somministratami dai tizi di FourSquare… in realtà non è così! La mia analisi per ora sbilanciata su di esso si scontra su una grossa realtà: storia, prezzi e date. TripAdvisor infatti per sua natura più approfondito e da me poc’anzi definito “più lento” cela in sè informazioni legate ai periodi e alle tasche dei viaggiatori, tematiche estremamente importanti ancora non ben definite in FourSquare vuoi perchè in crescita, vuoi perchè lì si punta su altro. Così come tante altre informazioni funzionali ed approfondite.
Quello su cui mi sto soffermando sempre di più è come un “gioco” o un socialnetwork o un sito possa realmente influenzare la scelta di viaggiatori e clienti, in un momento storico in cui gli smartphones sono alla portata di tutti, internet è ormai affare quotidiano e tutto sommato la voglia di viaggiare e di visitare nuovi luoghi c’è. Siamo di fronte ad un contesto più veloce e più tecnologico e più connesso -inteso come sociale- di prima.

Ora non mi rimane che concludere dicendo che ad oggi non riuscirei a fare a meno di TripAdvisor per scegliere le migliori strutture che mi ospiteranno e di FourSquare per scoprire, una volta lì, le cose più caratteristiche che mi circondano, e magari farmi qualche amico tra i mayors del luogo. E’ così che lascio la parola agli esperti (consulenti, utenti, blogger e qualche struttura), ai quali ho somministrato alcune semplici domande, per capire come vengono percepiti questi strumenti e se e cosa intravedono nel futuro del webmarketing turistico proprio attraverso di essi.

Domande:
1) qual’è l’opinione dei tuoi clienti rispetto alle recensioni di tripadvisor?
2) qual’è l’opinione dei tuoi clienti rispetto ai tips di foursquare?
3) quanto investono i tuoi clienti su foursquare come mezzo di promozione e reputazione online?
4) qual è il grado di integrazione di badge, plugin e riferimenti a tripadvisor nel sito dei tuoi clienti? e di foursquare?

Ed ecco i contributi in ordine di ricezione e ricopio integralmente.
Il primo appartiene ad Elena Farinelli la più nota blogger italiana sul tema turistico, che attualmente sta curando IoAmoIViaggi un interessantissimo blog con consigli di viaggio.
1) mediamente (tranne poche eccezioni) i miei clienti odiano tripadvisor, sono convinti che molte recensioni siano false, magari scritte dai concorrenti. sono strafelici quando ne scoprono 1 positiva ma vorrebbero veder rimossa quella negativa… non concepiscono l’idea che non possano essere rimosse!
2) ignorano foursquare
3) zero. i pochi che lo conoscono non sanno neppure chi sia il mayor…
4) poco. il massimo che hanno è il bottone “recensito da Tripadvisor” oppure “ritenuto eccellente da TA”. qualcuno riporta le recensioni con link al sito! foursquare invece non c’è mai.

Segue Antonio Maresca figura centrale nella Consulenza del web marketing turistico. Si occupa ormai da anni di Formazione e Corsi di Web Marketing, su tutto il territorio nazionale.
1) In genere l’albergatore legge le recensioni con l’occhio dell’albergatore e non del turista. Quindi ha una valutazione doppia ed opportunista. Quelle positive solo il vessillo da sbandierare in ogni dove mentre quelle negative sono frutto della malafede dell’ospite o del concorrente che ha pubblicato una recensione negativa per danneggiarla.
2) La faccio breve! Non hanno opinioni! Foursquare, ed in particolare, tutte le forme di interazione sociale legate ad un coinvolgimento diretto della struttura vengono ignorate dalla maggioranza delle strutture che conosco.
3) La seconda risposta, credo amaramente, soddisfi anche questa domanda
4) I contenuti proposti da Tripadvisor riscuotono, anche immeritatamente, grosso successo. L’enorme soggezione e dipendenza da Tripadvisor porta gli albergatori a sovraesporre, anche sui loro siti, la presenza dei widget “reputazionali”.

Segue a ruota Danilo Pontone, stimato per la sua attività di webmarketing, ultimo dei suoi progetti è Brigolante Agriturismo Assisi, per il progetto Hotel 2.0.
Danilo ha condotto una ricerca molto specifica, riportando interessantissimi dati da leggere nelle sue risposte. Esse sono:

1) Le considerazioni dei miei clienti e dei lettori del Blog hotel 2.0 manifestano una tendenza piuttosto omogenea.Facendo una statistica percentuale potrei confermare che per l’80% degli utenti le recensioni su tripadvisor sono per lo più false o quanto meno bisognose di una certificazione da parte del portale stesso.L’anonimato per molti risulta essere un problema. Di contro, un 20% dichiara più o meno che non tutte le recensioni sono false (questo è ovvio) e dicono di trovare positivo il portale nonostante sia inquinato da recensioni false.In fondo, dicono questi, non è possibile avere la perfezione su nessun servizio. Le magagne escono sempre fuori in un modo o nell’altro.In conclusione però si può dire che per molti quello delle false recensioni e dell’anonimato è un problema da affrontare.
2) Su questa domanda ho dovuto aprire un apposito sondaggio sulla pagina Facebook di Hotel 2.0.Qui puoi visualizzare i risultati:
– 8 persone li considerano un ottimo strumento
– 6 persone li usano poco
– 3 persone li ritengono utili
– 2 persone non usano foursquare
– 1 persona li considera il futuro
Sembra pertanto esserci una considerazione positiva dei tips di Foursquare.Va comunque detto che alcune di queste persone sono utenti nativi del web.I neofiti hanno invece detto che non usano foursquare.
Dalla mia esperienza personale considero più attendibile il dato secondo cui le persone comuni, in particolare gli albergatori, non utilizzano proprio questo social di geolocalizzazione.
3) Dalla bocca dei miei clienti non ho mai sentito, fino ad oggi, menzionare il nome di Foursquare.Sento molto più spesso, rispetto a un tempo, Facebook. Pochissimo Twitter e zero assoluto Foursquare.Le uniche volte che ho citato questo strumento non sapevano nemmeno di cosa stessi parlando. Operatori turistici, in primis albergatori, non conoscono l’utilizzo e utilità di Foursquare.
4) Per quanto riguarda Tripadvisor devo ammettere che il dato è molto in contrasto con la prima domanda.Nonostante le considerazioni negative di molti nei confronti di TA sono però in tanti a utilizzare i widget forniti dal portale turistico.Posso stimare che un buon 90% degli hotel che seguo e conosco utilizza i widget di TA.Un 5% non è presente su TA e un 5% non utilizza i widget ma è presente nel portale e ne segue le recensioni.
Per quanto riguarda Foursquare non ho clienti che utilizzano i suoi widget e la cosa combacia con i risultati della domanda numero 3 in cui sono poche le persone a conoscere il mezzo.

Di seguito, il contributo di Giovanni Cerminara consulente Social Media per Hotel.
1) Beh i pareri sono diversi, comunque posso dirti i più significativi:Molti lamentano che lasciare delle recensioni su tripadvisor è troppo semplice, che non esiste un monitoraggio per quanto riguarda l’attendibilità delle recensioni postate. Alcuni lamentano il fatto che ricevono recensioni negative da i concorrenti, rovinando in tal senso la reputazione sul web del brand del proprio hotel.Altri sono contenti perchè avendo una buona reputazione, riescono a fronteggiare meglio la concorrenza soprattutto in bassa stagione.
2) I clienti che ho seguito non ne sentono la necessità, in parte si può dire abbiano ragione (che rimanga tra noi due;)), ancora troppo lontano dalle loro logiche, stiamo parlando di hotel che ancora oggi hanno difficoltà a capire l’importanza delle attività social e web.
3) Niente. Ma consiglio di rivendicare la struttura.
4) Di tripadvisor, soltanto un 10%, personalmente consiglio di evitare di inserire badge e roba varia quando ancora la % della reputazione non ha un buon livello. Di sicuro penserai ma se cercano l’hotel sui motori è probabile che spunti, certo ma è anche vero che c’è esistono utenti che arrivano al sito direttamente, magari perchè conoscono il nome dell’hotel oppure attraverso dei link provenienti da article marketing disseminati in rete.Foursquare, neanche a nominarlo

Turno di Lisa Guerrini, Seo&Copy at Info Alberghi srl
1) In linea di massima sulla Riviera Romagnola sono tutti furibondi e restii alle recensioni, specie se anonime. L’Associazione Albergatori è al lavoro con un pool di avvocati per intentare cause e richiesta danni. La concorrenza qui è alle stelle e fioccano recensioni negative anonime fatte fra albergatori per denigrare le strutture circostanti.
Molti vorrebbe essere in grado di togliere la propria struttura dalle liste di Tripadvisor, ne fanno addirittura una questione di violazione della privacy, in quanto nessuno mai ha autorizzato il portale a utilizzare i loro dati.
2) Nessun cliente utilizza ancora i tips di Forsquare, non ho quindi esperienze dirette.
3) 0 porto 0 … ehehhe
4) Naturalmente dipende dalla serietà della struttura. Gli Hotel che in Riviera offrono servizi di qualità adorano la trasparenza e vengono contraccambiati con tantissime recensioni positive, sollecitate dagli albergatori stessi. Conosco strutture con PC dedicato alle recensioni, posizionato proprio vicino alla reception per “incastrare” il cliente; alla faccia del controllo IP tanto sbandierato da Tripadvisor…

Turno di Arturo Salerno, consulente di webmarketing e wm turistico, e appartenente al network di Consulenza turistica Kuddle.
1) Andrea, io ti posso dare una risposta piuttosto breve e concisa. I miei clienti, ovvero prevalentemente strutture ricettive, temono e amano Tripadvisor. Il doppio sentimento appare sempre nei luoghi dove l’espressione libera può essere oggetto di una libera interpretazione e nello stesso tempo di una libera deviazione. Lo temono nel momento in cui hanno qualcosa da nascondere, lo amano quando ricevono giudizi positivi per la soddisfazione del soggiorno appena concluso. Le recensioni di Tripadvisor sono, e lo saranno per molto tempo ancora, uno dei principali metri di valutazione della qualità dei servizi ricettivi. Ignorare lo strumento, avere dei pregiudizi, leggere con superficialità le recensioni, non dare risposta a quelle negative…queste sono le azioni da non compiere a cui spesso i miei clienti o potenziali clienti, poco attenti alla gestione della loro reputazione, non danno la dovuta attenzione. Aggiungo, infine, che le recensioni negative false sono un’aberrazione del sistema, di ciascun sistema dove interviene l’uso improprio e fraudolento della libertà di espressione, e in quanto tale è necessario un costante controllo e segnalarle subito al centro assistenza.
2) Ahimè Andrea non hanno un’opinione ben precisa ancora perché ancora lo strumento non incide nella fase di scelta della struttura ricettiva. Foursquare, che io considero sempre di più un validissimo strumento di interazione e condivisione di esperienze, deve ancora crescere e fare una precisa scelta di campo. Essere un giochino di condivisione o una piattaforma universale di consigli, suggerimenti in tempo reale basati sulla reale presenza in loco? Le sue ultime migliorie sembrano portare in questa direzione, ovvero in una direzione dove Foursquare può essere un validissimo luogo dove ricercare, per poi ripercorrere, itinerari turistici e contribuire attivamente alla loro costruzione nello stesso istante in cui il turista sta vivendo la sua esperienza di viaggio.
3) Poco Andrea ancora anche perché noi addetti ai lavori ancora non abbiamo chiara l’idea strategica da affidargli. Quando parlo di strategia non parlo di un concetto asettico. Intendo dire che è bene avere le idee chiare di come, quanto e perché usare una piattaforma. E’ necessario però rivendicare, fin da ora, la proprietà della pagina all’interno di Foursquare così da averne in futuro il pieno controllo.
4) Considero fondamentale permettere all’utente che accede al sito web di avere la possibilità di farsi un’idea a 360° della socialità della struttura ricettiva e della sua capacità di intrattenere relazioni. Considero fondamentale integrare, all’interno del template, i vari plugin sociali per aiutare l’utente ad ascoltare le varie opinioni. Decidere di essere sociali, di aprirsi totalmente, è base assoluta per una comunicazione sincera. Fermo restando il principio che se uno non ha nulla da nascondere, non ha nulla da temere.

Infine, il contributo di Salvatore Menale, esperto di web marketing applicato al turismo con numerosi progetti su bed and breakfast, che risponde:

1) La maggior parte dei miei clienti, così come la maggior parte di coloro i quali gestiscono una struttura ricettiva sono sempre più consapevoli dell’importanza che oggi rivestono le recensioni on line.
L’ho scritto più volte nel mio blog, in special modo negli articoli dedicati alle strategie di web marketing, esse giocano un ruolo davvero fondamentale nel processo di decisione di acquisto: da un recente studio è infatti emerso che il 35% di utenti di Social Media ha scelto un differente hotel dopo aver letto alcune recensioni on line.
Ciò che mi rende felice e mi ripaga del mio lavoro è vedere i miei clienti sempre più coinvolti ed accorti nel migliorare il loro ranking in Tripadvisor. Hanno capito oramai che il “processo di recensione” è un qualcosa che va costruito ancora prima che l’ospite arrivi presso la struttura e durante tutto il suo soggiorno: non basta la classica mail di ringraziamento con invito a recensire a “soggiorno terminato”.
Sempre più spesso inoltre i miei clienti mi contattano per chiedermi consigli su come meglio rispondere ad una recensione non estremamente entusiastica della loro struttura. Prima accadeva che venissi invece contattato e mi veniva chiesto se bisognava rispondere ad una recensione negativa. E’ indubbio quindi non solo l’importanza che tali social network stanno assumendo presso gli addetti ai lavori ma anche l’ottima opera di evangelizzazione verso il corretto uso di tali strategie fatto da chi, come me, opera in tale settore in qualità di consulente, da numerose agenzie di web marketing turistico ed ovviamente da TripAdvisor stesso.

2) Noto molto curiosità verso il corretto utilizzo di Foursquare da parte degli operatori turistici. E’ pur vero che tale curiosità è recente e quindi ancora in una fase di sviluppo; credo che sia un naturale processo anche perché in Italia il fenomeno FourSquare per troppi mesi non ha avuto l’eco sperato.
Ma da questo agosto, con l’automatizzazione della creazioni delle Brand Pages, stiamo assistendo ad una piccola rivoluzione. Ora il processo di creazione delle stesse è molto più semplice, i social media managers potranno con molta più facilità creare brand pages per i propri clienti ed anche gli operatori stessi potranno in maniera più agevole parteciparvi.
Ho sempre consigliato ai miei clienti di considerare il fenomeno “Social Network” come un fenomenologia di web marketing che va studiata ed applicata nell’intero complesso. Ogni Social può essere adatto ad aumentare la branding awareness della propria azienda, l’importante è l’approccio e la considerazione di una strategia unitaria, come diversi tasselli di uno stesso mosaico.
E Foursquare ne è la riprova, non a caso per potersi registrare come azienda occorre un account Twitter, mentre per potersi registrare come utente è necessario quello di Facebook.
E’ evidente quindi l’importanza della conoscenza e del corretto utilizzo di tutti i Social.
I tips poi sono la vera rivoluzione: è finita l’epoca del “check in senza senso”. I miei clienti ora, lasciano con piacere utili tips, consapevoli dell’importanza che gli stessi avranno sugli altri utenti. I tips infatti non sono uno strumento utile solo a chi in FourSquare ha diversi punti vendita; ma anche una piccola attività, un bed and breakfast ad esempio, potrà creare liste di propri luoghi “georeferenziati”, come ad esempio i migliori ristoranti in zona o le 10 cose da non perdere nei pressi della propria struttura.  Ed anche in questo caso tali suggerimenti potranno essere condivisi in maniera automatizzata sugli altri social: a riprova dell’unitarietà del fenomeno Social Network.

3) Attualmente i miei clienti stanno investendo per la maggior parte elusivamente del  tempo su Foursquare (anche se alcuni di loro già stanno investendo risorse in marketing per sfruttare maggiori opportunità da tale Social Network): innanzitutto essi vogliono capire, provare e comprenderne le dinamiche: ecco che allora sono molto ricettivi nel coglierne le ultime novità, come ad esempio cercare di promuovere un evento su FourSquare o ancora la comprensione dell’utilizzo della nuova funzionalità delle liste. O ancora passano molto tempo all’interno della sezione business di Foursquare per studiare gli ultimi casi studio messi a disposizione per loro.
Vi è comunque ancora tanto da fare, da tutte la parti. Anche Foursquare deve cercare di migliorare ancora di più il proprio servizio. Prima scrivevo a proposito del nuovo processo di creazione delle brand pages introdotto il 2 agosto. Certo, il procedimento di creazione ora è più semplice ma vi sono ancora dei punti poco chiari e delle problematiche che vanno risolte in tempi brevi, come i tips, che sono ancora eccessivamente generici e non trasmettono la giusta esperienza che dovrebbero trasmettere al fine di offrire un maggior numero di conversioni.

4) Intensissimo senza dubbio e non potrebbe essere altrimenti. Nella maggior parte dei casi infatti forniamo ai nostri clienti anche servizi di web design, per cui in ogni sito web da noi realizzato, riporta sin dalla home page l’integrazione di badge ed applicativi che rimandano sempre ai principali Social Network quali FourSquare, Facebook, TripAdvisor, Youtube e molto spesso anche ad un blog aziendale. E’ molto importante per noi (e per il nostro cliente), il visitatore infatti percepisce, nel vedere tale “socialità”, un ottimo servizio da parte del brand che rappresenta il sito web; continuerà quindi la sua visita all’interno del sito, con una maggior fiducia, a tutto vantaggio delle conversioni. E’ ovvio che il nostro cliente dovrà necessariamente (per non rischiare di avere un sito web non aggiornato nella parte Social) e quotidianamente dialogare in maniera coerente e coordinata con i succitati Social Network, ma cerchiamo sempre di guidarlo nella migliore gestione degli stessi ed i risultati che ne derivano, non solo lo rassicurano ma lo incitano, sempre più, a continuare sulla strada dei Social.

 

Ora è il turno di illustri e a me molto cari blogger, con un secondo insieme di domande:
1) usi tripadvisor per organizzare il tuo viaggio? se si, quali aspetti ti influenzano maggiormente?
2) usi foursquare per scoprire i luoghi durante un tuo viaggio? se si, cosa ti influenza maggiormente?
3) cosa trovi più corrispondente alla realtà un tip o una recensione?
4) hai mai recensito negativamente o  lasciato un tip negativo qualche attività? se si, perchè?

Parto con Elena Veglienzone, blogger amante del pianeta -come ama definirsi- che tra i suoi progetti annovera http://madreterra.wordpress.com/ uno spazio in cui cura tematiche verdi e http://ceraunavoltailweb.blogspot.com/, nato dalla passione per il web e i fenomeni che lo circondano. Le sue risposte sono state:

1) Per organizzare i miei viaggi consulto maggiormente i blog, in modo tale da ottenere idee e consigli più “sinceri”. Ma dò sempre un’occhiata anche a trivago e tripadvisor per cercare un hotel, ovviamente pulito, economico e dotato di determinati servizi. Consulto i commenti rilasciati dai visitatori che hanno “provato” dal vivo la struttura, ma come si sa può capitare che alcuni di essi siano fasulli. Magari lo sono solo 2 su 10 ma io, come penso molti altri, sono un pò sospettosa.
2) Sono iscritta a Foursquare ma non lo posso usare dal mio telefonino, quindi mi mette male rispondere alla 2° domanda. Se potessi, però, credo che lo userei sicuramente per essere “attirata” da luoghi ed attività commercial
3) Non usando foursquare non conosco i tips e in giro non ne ho mai sentito parlare
4) Forse sarà perchè sono più una gran mangiona piuttosto che una viaggiatrice ;) ma mi è capitato più spesso di rilasciare commenti a ristoranti/pizzerie più che agli alberghi. Forse per pigrizia, ma penso che il vero motivo sia che, fin’ora, non sono stata in strutture né pessime né fantastiche, ma ho vissuto solo esperienze diciamo “mediocri”. In effetti mi rendo conto che lascio commenti solo quando mi sono trovata malissimo o, nel caso contrario, magnificamente. Le esperienze positive e quelle negative sono quelle che ti spingono maggiormente a lasciare un feedback in rete.

Segue Francesca Turchi SM specialist e blogger con i suoi progetti a tema turistico travelstales.itTravel Different.
1) Tripadvisor è uno strumento indispensabile nella fase di organizzazione dei miei viaggi! Ma non è l’unico. Esistono infatti molti altre piattaforme UGC che servono da supporto ai viaggiatori per decide dove andare e soprattutto dove prenotare una vacanza. A mio parere i punti di forza di TA sono le recensioni, ma con tutto questo dibattito che si è scatenato negli ultimi mesi sulle recensioni autentiche vs recensioni false c’è da fare un po’ più di attenzione. E’ per questo che dopo aver controllato su Tripadvisor vado sempre a cercar conferma su altre piattaforme. Queste “altre” piattaforme di cui parlo e che consulto sempre prima di un viaggio sono Minube e poi, ovviamente, i blog!
2) Assolutamente! Un check-in in ogni posto in cui vado, soprattutto in vacanza! 🙂
Questo è un modo per informare i miei amici e contatti del luogo in cui mi trovo, così non si sa mai che qualcuno di loro mi scriva un commento con un suggerimento o un consiglio in diretta su cosa fare o dove andare!
Ma a parte questo la prima cosa che controllo quando faccio check-in su foursquare è se e quali tips sono stati lasciati da altri utenti. Talvolta si trovano commenti irrilevanti (diciamo simpatici!), ma nella maggior parte dei casi le 2-3 righe lasciate da altre persone possono essere davvero di aiuto! Ad esempio, a me è successo più volte di trovarmi in una città e dove decidere se entrare o meno in un ristorante per cena. 4sq alla mano, basta dare una veloce controllatina alle recensioni lasciate per ciascuna venue e nel giro di pochi secondi ti sei già fatto un idea su quale posto scartare e su quale invece puntare!
3) Bella domanda: dipende! I tip sono brevi, incisivi e per questo hanno una valenza d’impatto! Le recensioni solitamente sono più dettagliate, quindi più lunghe e discorsive. Quindi direi dipende dalla situazione, dal luogo e dal momento in cui ci si trova. Se sono a casa e cerco online consigli su strutture e posti dove andare a mangiare vado a leggere le recensioni, se sono in giro d’istinto mi viene da aprire 4sq e vedere se qualcuno in quel posto ha lasciato un tip. Credo sia questione di abitudini! 😉
4) Mi reputo una “fortunella”, nel senso che solitamente riesco a trovare dei posti che non mi deludono. Questo dipende dalla ricerca e la selezione che faccio prima, informandomi, come spiegato sopra! Sono dell’opinione infatti che informarsi prima di fare qualcosa nel 99% dei casi ti salva una vacanza, o una cena!
Sto provando a far mente locale se ho mai lasciato un tip negativo su 4sq, ma mi pare proprio di no!
Questo però non significa che non lo farei qualora avessi da recensire negativamente un locale o una struttura ricettiva! Le proprie esperienze vanno condivise per dare la possibilità anche ad altri di sapere cosa c’è che va e cosa invece non va in un posto.
Detto questo voglio però sottolineare che a mio avviso essere troppo negativi e andare a dare un giudizio netto su un ristorante, albergo, etc. può compromettere fortemente sulla sua immagine. Vai a sapere se quel ristorante tanto apprezzato, con 5 palle su TA, proprio quella volta in cui ci sei stato tu ha avuto dei problemi a livello organizzativo, in cucina o chissà cos’altro! Gli imprevisti possono capitare – anche se sarebbe sempre meglio di no – ma non per questo si può bollare in base ad un’unica esperienza! Insomma, quando si scrivono delle recensioni bisogna essere un po’ coscienziosi.

Fabio Marasco, developer e webdesigner, mi risponde così:
1) Il sistema di recensioni su tripadvisor.it funziona molto bene e credo che debba quasi tutto il suo successo a questo sistema. Il feedback degli utenti  per me è fondamentale nel momento in cui scelgo una struttura ricettiva. Semplicemente mi fido delle impressioni sia negative che positive degli utenti, perchè sono convinto che questo possa essere un vero discriminante per spingere le strutture a migliorare la propria offerta e ad essere più trasparenti nei confronti dei potenziali clienti.
Senza dubbio un altra caratteristica importante è la funzione “Mostra prezzi” che consente di ottenere le tariffe per la struttura selezionata basandosi su altri colossi delle prenotazioni come Booking o Expedia e quindi permette di valutare quale sia l’offerta migliore.
2) Certo! Utilizzo foursquare da diverso tempo ed ormai lo uso quotidianamente.Per i miei viaggi (anche quelli brevi) o in generale quando mi trovo in un posto nuovo o sconosciuto considero 4sq come un piccolo consulente sull’offerta territoriale. Mi piace l’immediatezza e la semplicità del suo funzionamento, con pochi click sull’app per smartphone è possibile scoprire le tendenze sui luoghi maggiormente visitati e al tempo stesso scoprire quali sono le particolarità o le esperienze negative.
L’elemento che mi influenza maggiormente sono senza dubbio la popolarità del luogo e i consigli lasciati. Purtroppo in Italia e soprattutto in Calabria (dove mi trovo) la piattaforma non è affermata a livelli tali da poterti basare  e affidare ad essa per scoprire nuovi posti, però sono fiducioso perchè l’utlizzo della piattaforma oltre ad essere invitante (per la sua giocosità) costituisce un valido elemento per avere informazioni reali e veritiere sui posti e i luoghi da visitare. Non ho menzionato le “promozioni” perchè credo che la funzionalità debba ancora crescere e perfezionarsi.
3) Mettendole su una bilancia credo che abbiano lo stesso peso a livello di veridicità. Certo “non bisogna bersi tutto”, essendo un meccanismo con scarso controllo un utente può scrivere anche informazioni non veritiere giusto per il gusto di scrivere cavolate o anche per dare un feedback costruito su misura. Spesso sono proprio i proprietari delle strutture a recensire o a farsi recensire in maniera forzata. La valutazione sta all’utente finale che può scegliere di fidarsi o meno. E’ una questione di cultura digitale e quando si capirà che la trasparenza e le esperienze reali sono la chiave del successo tutti gli utenti avranno sicuramente dei vantaggi.
4) Si è accaduto un paio di volte. Recensire o lasciare un consiglio negativo su un posto, una struttura è importante quanto lasciare impressioni positive.
Certo l’esperienza in questi casi è molto soggettiva e quindi potrebbe anche capitare che un feedback negativo per un utente non per forza debba esserlo per gli altri.
Ad esempio io sono un amante del Mojito ed è la bevanda alcolica che consumo con più piacere. Avendo quindi un maggior feeling con questo prodotto mi fa essere più esigente. Questo mi porta a recensire in maniera positiva il locale di Rossano che per me lo fa in maniera migliore e magari recensire negativamente i locali in cui non la bevanda delude le mie aspettative. Però i miei sono giudizi personali, e potrebbero non corrispondere a verità per altri utenti magari meno esigenti.
Se però si agisce sempre con criterio costruttivo e lasciare recensioni e consigli “oggettivamente” negativi non si fa altro che migliorare la piattaforma rendendo più trasparente e veritiera l’offerta e le caratteristiche delle strutture e dei posti presenti. Inoltre la critica negativa deve essere interpretata dalle strutture come uno stimolo per migliorare la propria offerta, quindi è sicuramente importante anche per loro avere questa tipologia di giudizi.

Ecco ora le risposte a quattro mani di Francesca Campigli – Project Manager “Book-Up – Booking Engine” e Michele Amadori – Marketing & Social Media Account Executive  – Uplink Web Agency Srl, che rispondono così :

1) Molto spesso sono spaventati dalla mancanza di pieno controllo sulle recensioni e, quindi, dalla piena libertà di parola del turista, delle volte purtroppo, non veritiera. Non valorizzano la possibilità di risposta fornita dal portale come strumento positivo e opportunità di miglioramento per la struttura stessa.
2) Desta molta curiosità. La possibilità di far diventare la propria struttura un collettore di consigli e suggerimenti di attività e luoghi del territorio suscita un grande interesse, anche se al momento non è molto conosciuta. In ogni caso ci sono segnali di apertura verso questo strumento e, a progetto terminato, c’è grande soddisfazione da parte della struttura.
3) Attualmente, data la diffusione non ancora elevata di Foursquare come strumento di Web Marketing, gli investimenti sono limitati. Come nel caso dei tips, tuttavia, c’è grande curiosità verso l’attivazione di special promozionali e, dunque, disponibilità all’investimento.
4) E’ oramai consolidato da tempo l’integrazione all’interno del sito ufficiale della struttura ricettiva dei widget social, quali Facebook, Twitter, YouTube e Flickr. Per quanto riguarda Tripadvisor, invece, per le motivazioni illustrate nella prima risposta, ci sono delle resistenze, soprattutto per il timore di fuga dal proprio sito verso uno spazio nel quale sono presenti i propri concorrenti. In ogni caso, la presenza di Tripadvisor sul sito aziendale è fondamentale ed è molto apprezzata e consigliabile, la costruzione di pagine del sito dedicate specificatamente a Tripadvisor (es. Dicono di noi) dove le recensioni sono riportate “a mano” (copia e incolla), anziché mediante widget ufficiali.Foursquare è una novità non ancora completamente metabolizzata dalle aziende. Naturalmente è nostro compito far comprendere l’utilità di uno strumento così potente e in continua crescita.

Ora passo la parola ad alcuni amici che gestiscono un hotel e ne curano anche la presenza sui social networks con successo che ritengo dei pionieri in tal senso. Ecco le domande che ho rivolto loro:

1) quanto tempo dedichi all’attività di promozione online delle tue ore lavorative?
2) quanto tempo e risorse dedichi all’attività social per la promozione della tua struttura?
3) hai mai dovuto fare i conti con utenti ostili e recensioni o tips negativi? se si, cosa hai fatto?
4) hai mai scoperto che la tua fama ti precedeva perchè qualcuno ha parlato di te sui social networks? se si, era un cliente? e come l’hai trattato?

Il primo contributo, sempre in ordine di ricezione, è di Marianna Marcucci di Hotel Universo di Lucca, che mi ha risposto in modo molto intrigante e creativo, raccontandomi che:

L’attività online è, ormai, fondamentale per la promozione delle strutture ricettive e non solo e il tempo da dedicare a questa attività sembra sempre troppo poco. Io cerco di misurare le energie, anche se non sempre ci riesco, e cerco di dare un po’ di ordine al caos di ogni giorno. Verso il fine settimana penso a come promuovere le offerte che ho creato, oppure un evento particolare, e lo calendarizzo pensando se fare una campagna di promozione Adwords oppure qualche Ads. Ultimamente sto ragionando su quelle di Linkedin. Comunque è tutto connesso alla presenza che ho sui social network, dal momento che molte delle calendarizzazioni le faccio per misurare le uscite in quelle piattaforme. Per non dilungarmi ti rispondo alla domanda…quanto tempo? Ho diviso la giornata in tre momenti: mattina, pomeriggio e sera e ad ogni “modulo” dedico un’ora. Puntualmente “sforo” con i tempi ma darmi un limite mi aiuta a dedicarmi anche alle altre mansioni che in albergo non sono poche!
Le recensioni negative sono molto utili, tanto e forse anche di più delle positive. Ti danno la misura del tuo modo di lavorare. Ricevere una recensione negativa ti aiuta a fermarti un momento e cercare di capire dove stai sbagliando. All’inizio sei portato a pensare “ma come si permette questo ingrato di cliente a non apprezzare il mio meraviglioso, stupendo, eccezionale albergo che così bello come il mio non ce n’è al mondo…” A parte gli scherzi, rifletti su ogni parola della recensione, estrapoli ciò che di buono ci potrebbe essere, valuti quale sia il miglior approccio e rispondi. Personalmente non amo le risposte troppo sdolcinate o con toni eccessivamente di scuse. Se la recensione è veramente orribile allora faccio capire che sono sinceramente dispiaciuta per l’accaduto e prenderò, o ho già preso, provvedimenti. La risposta ad una recensione è pubblica, quindi dobbiamo stare molto attenti a ciò che scriviamo, non dobbiamo mai promettere cose che poi non andremo a mantenere perché, prima o poi, qualcuno scoprirà la bugia e non c’è niente di peggio online, ma è anche vero ovviamente per l’offline, che perdere la credibilità e la fiducia dei nostri clienti.
La mia presenza sul web è abbastanza costante e ho creato alcuni contatti grazie ai social network con persone che sono già state in albergo ma anche, e soprattutto, con persone che saranno clienti nel futuro. L’accoglienza è la medesima che con altri clienti, però faccio trovare loro in camera un segno del fatto che ho apprezzato il loro interessamento sui social. I risultati si vedono quando le persone arrivano in albergo e ti comunicano di aver sbloccato uno Special su Foursquare oppure ti presentano il coupon del Pay with a Tweet. Credo che la fama si manifesti così, con un risultato tangibile del tuo lavoro. Certo, non sarà un ROI che ti risolve il fatturato ma il mondo è cambiato e come diceva Darwin “Non è la specie più forte che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più ricettiva ai cambiamenti”. Io sto cercando, nel mio piccolo, di essere “ricettiva”!

Tocca ora a Luca Miceli di Hotel La Tonnara, di Amantea, che mi risponde così:

1) Durante il periodo di calma e cioè durante l’inverno riesco a dedicarmi alla promozione online anche 2/3 ore al giorno e poi c’è da dire che nello stesso tempo, diciamo per un altro paio di ore al giorno, mi tengo costantemente aggiornato delle continue novità che vengo a conoscenza anche grazie al lavoro di ricerca che fanno i blogger come te e gli altri tuoi colleghi, che seguo ormai assiduamente.
2) Del tempo totale che dedico all’attività online, ormai la parte social ha preso una fetta importante (diciamo la metà delle ore) perchè ritengo fondamentale l’uso dei social network e soprattutto per la fidelizzazione dei clienti che sono stati già nel nostro hotel
3) Certo che mi capita (per fortuna raramente) di dover rispondere a qualcuno che abbia avuto problemi nel nostro hotel. Il mio metodo è sempre quello di cercare di mettermi il più possibile nei panni del cliente e constare che, per quanto possa difendere il mio lavoro, comunque devo risolvere la situazione. Oppure, nel caso di una recensione, rispondere velocemente chiedendo scusa per le eventuali nostre mancanze che il cliente ha evidenziato durante il soggiorno e ringraziandolo comunque perchè la sua recensione sicuramente ci servirà per migliorare il nostro lavoro
4) Sicuramente mi è capitato in questa estate appena passata che alcuni cliente, all’arrivo, ci parlavano delle ottime recensioni che il nostro hotel aveva su tripadvisor e su Facebook e che proprio per questo avevano prenotato da noi. Naturalmente non può che farmi piacere sapere che ci sia questo passaparola tra gli internauti perchè sicuramente mi gratifica di tutto il lavoro che svolgo nei social network

Infine passo la palla agli specialisti e smanettoni di FourSquare, chiedendogli:

1) quanto tempo dedichi all’attività su 4sq mentre visiti un posto? e su tripadvisor?
2) quanto contano per te i tips? e le recensioni?
3) se e quanti tips lasci per le venue che visiti? se si, hai mai avuto difficoltà a digitalizzare le peculiarità di un luogo?
4) quanto conta l’attività dei tuoi amici di foursquare sulle tue scelte di visitare un luogo? e quanto credi di contare tu per i tuoi amici?

Ora tocca a Filippo Tognola, CEO di Venice Mesh

1) considero più attendibile foursquare e quindi lo utilizzo molto più frequentemente. L’aspetto ludico è divertente quindi battere i propri amici a colpi di check-in è un piccolo incentivo in più ma non è solo questo ovviamente. Foursquare non è ancora molto sviluppato quindi chi scrive lo fa ancora, a parer mio, senza malizia, lascia commenti o suggerimenti perché ne sente la necessità, non certo perché pagato dall’attività commerciale come si è verificato per tripadv…
2) le recensioni su una scala da 1-10 contano 10! la recensione con un suggerimento e con un voto mi fanno scegliere un hotel o un albergo.La qualità/prezzo è il differenziale di scelta ma in questo caso non utilizzo né 4sq né tripadv. Venere e booking li considero più attendibili.
3) non lascio molti tips o recensioni ma preferisco condividere la mia posizione se il luogo mi piace. Quindi check-in e condivido su fb e twitter. Essere il mayor per me equivale a lasciare commenti positivi e recensioni positive. Più un logo è cliccato più piace, o dovrebbe essere così.
4) Non credo che foursquare sia ancora così importante per le scelte dei consumatori italiani. Foursquare lo utilizzo nella mia città per divertimento e come gioco con gli amici, quando sono in viaggio utilizzo foursquare per orientarmi su dove andare a mangiare e su cosa visitare. credo che per gli amici i miei check-in contino zero però per possibili turisti i miei commenti o tips posson esser essenziali nell’orientarsi su dove pranzare/cenare.Abitando a Venezia poi segnalare qualcosa che non va o qualcosa che invece funziona in lingua inglese facilita l’utilizzo di 4sq quindi cerco di dare consigli non in italiano.valgo poco per gli amici e molto per gli sconosciuti 🙂

Ecco il turno di Matteo Perri, creatore del progetto passionemaglie.it
1) Non saprei quantificarti il tempo, ma spesso quando sono fuori lo utilizzo. Per me 4sq è una specie di gioco molto simpatico, anche se non faccio i check-in per partecipare alla conquista di mayorship e/o badge. E’ più un passatempo.Su Tripadvisor invece non ho mai scritto.
2) Le esperienze dirette per me sono utilissime, sempre tenendo in mente che qualcuno può non essere sincero o esagerare. E che, specie nei locali mangerecci, una serata storta può capitare.Leggo sempre tips e recensioni con interesse.
3) Pochi sinceramente, più per pigrizia e mancanza di tempo. Nessun problema particolare, a parte tantissime venue incomplete, con indirizzi e categorie sbagliate o pin posizionato altrove. E ogni tanto mi diletto a modificarle, mi danno fastidio.
4) L’opinione di un amico conta più di quelle altrui, ma come dicevo nel punto 1 spesso bisogna anche saper leggere. A volte, vedendo i check-in degli altri, si possono scoprire venue interessanti e perchè no, anche pensare di andarci in futuro.Quando conto per i miei amici? Mah, non so, alla fine su 4sq ho solo conoscenti più che veri amici. Del mio gruppo sono probabilmente l’unico a utilizzarlo, molti dicono sia una sciocchezza oppure non vogliono far sapere dove si trovano.

Ora il contributo di Emmanuela Petrarolo, che attualmente sta curando Cantele Vini Salento e TurismEtica.
1) Dedico alle attività su 4sq circa 3 min a posto, 0 a tripadvisor che non utilizzo su mobile
2) leggo con curiosità i tips e sono importanti per scoprire le caratteristiche nascoste di un luogo, le recensioni abbastanza sono importanti
3) digito tips solo in luoghi che conosco bene, a volte ho difficoltà a lasciare un’immagine del luogo.
4) Credo che vedendo i relativi check in venga la curiosità di visitare un luogo

Ed il contributo di Emanuela Zaccone, che attualmente è Social Media Resercher del progetto Social TV.

1) appena arrivo in un posto faccio subito il check-in su Foursquare. Se mi trovi in luoghi turistici (monumenti etc.) o in locali tendo anche a leggere i tips.
Con tripadvisor ho più un rapporto di semplice “consultazione” che, comunque, svolgo di rado.
2) spesso sono determinanti, soprattutto quando provo un nuovo ristorante!
3) non ho mai avuto problemi ad inserire nuove venues (anche “creative”: vado ancora fiera per aver creato la venue “The Island” per celebrare il finale di Lost! :-P)
Tendo a lasciare più tips nei locali
4) abbastanza, soprattutto se sono amici a me molto vicini. Spero che anche la mia opinione sia importante per loro ma in generale credo di poter dire che si ha la tendenza a fidarsi maggiormente di quanto scrive una persona conosciuta

Ora tocca a Pilar Verduga, che non si è risparmiata nelle risposte 😀

1) Fermo restando che mi piace viaggiare con l’itinerario e gli alberghi definiti  ti posso dire che
-TRIPADVISOR lo uso soltanto prima di partire,  proprio al momento in cui sto pianificando il viaggio. Non importa quale sia il metodo/sito di prenotazione uso tripadvisor (confrontandolo con altri come booking, etc) per studiare le recensioni. Per quanto riguarda il database di ristoranti lo uso pochissimo.
-FOURSQUARE invece lo uso più durante il viaggio ma finora principalmente come strumento di condivisione. Di solito preferisco chiedere consiglio alle persone del posto riguardo ai posti/ristoranti da frequentare (qualsiasi persona con cui senta una certa affinità). Per capirci il check-in lo uso come esercizio di demarcazione/appropriazione del territorio 🙂 hihi. Ho sentito però di amici che, trovandosi in posti in cui era difficile comunicare in lingua locale come Turchia o paesi dell’Asia, hanno fatto uso della funzione Explore e la hanno trovata utile.
2) Per quanto riguarda gli alberghi prendo in rigorosa considerazione le recensioni/tips e, nello stesso modo ci tengo a lasciarle (devo però confessare che, come la maggioranza delle persone, sono più propensa a lasciarli in caso di esperienze negative 🙂 )
Per quanto riguarda invece i ristoranti e locali in generali dipende: con i tips o recensioni negativi riguardanti il servizio al cliente (gentilezza, tempi di attesa, ecc) sono più flessibile, in quanto credo possano essere dovuto a motivi circostanziali. Per quanto riguarda invece la qualità (pulizia, qualità del cibo, posizione, servizi aggiuntivi) sono piuttosto radicale.
Non correrei mai il rischio di scegliere un locale, albergo di cui una sola persona ha detto fosse sporco o il cibo cattivo.
3) Procuro fare check-in spesso, wi-fi permettendo 🙂 . Essendo un’operazione veloce i deterrenti sono spesso tecnici, mancanza di segnale, o applicazione in tilt.
Per quanto riguarda i tips invece dipende…trovo molto coinvolgente la nuova visualizzazione delle immagini per l’app iPhone, e commento sempre con maggiore frequenza i diversi check-in dei miei amici all’interno dell’app stessa. Per questo, se trovo un dettaglio suggestivo nel posto, un buon servizio, o un piatto particolarmente buono e ben presentato, faccio il possibile per immortalarlo con un’immagine o anche con un tip. Certo è che essendo operazioni che richiedendo un po’ più di tempo, la decisione dipende da mille fattori vincolati più alla situazione in cui mi trovo e non solo a motivi tecnici. Però, come ho già detto, in caso di un’esperienza negativa farei tutto il possibile pur di evitare ad altri di ripetere la mia esperienza.
N.B: Ci sono stati parecchi casi in cui, trovandomi in compagnia di persone poco abituate all’attività nei social network in mobilità mi dispiace farli sentire a disagio con il mio telefono. Mio marito ad esempio, quando mi vede tirare fuori l’iPhone per fotografare un piatto o fare il check-in mi fa uno sguardo gentile con il quale mi lascia in chiaro che, se il tutto non va in porto entro 5 min, devo lasciare perdere 🙂 : come ho letto di recente nella mia T.L , c’è anche un galateo 2.0 🙂
4) Conta, certo, ma nel mio caso questo vale più per quanto riguarda la rete locale. La difficoltà con 4sq è che gli amici sono di solito dispersi ovunque nel territorio per cui, ribadisco, mi fa piacere usare 4sq, ma per adesso più come esercizio di condivisione/interazione, in particolare perché ora come ora ci sono veramente pochi tips inseriti. (Consideriamo che già di suo 4sq ha una scarsa penetrazione..ci sono stata ad eventi -di Web Marketing- dove il rapporto tra partecipanti e check-ins era incredibilmente sproporzionato)
I tips lasciati da strani, se ci sono, li prendo comunque in considerazione come se fossero di amici. Il fatto che siano iscritti a 4sq mi fa sentirli in un certo senso vicini a me.
Laddove ci sono tips di amici, benvenga, e li prendo in considerazione a seconda dei miei gusti.
Se ci sono tips di sconosciuti li prendo in considerazione comunque sempre a seconda dei miei gusti.
Se i tips sono recensioni negative di chiunque allora evito di andarci (a meno che non sia solo uno e riferito a problemi minori come un’attesa lunga o una persona poco gentile).
Credo che la dinamica sia simile con i miei amici, Le recensioni si prendono in considerazione anche se da sconosciuti. Se sono negative poi non c’è verso, pesano. Di recente dei conosciuti hanno visto un check-in mio in un posto che aveva un tip negativo (scarsa gentilezza del personale) e mi hanno detto che avevano evitato di andarci a causa del tip. Io che invece lo conoscevo già il locale e sapevo che era stato un caso non l’ho tenuto in conto e ho lasciato un tip positivo tentando di fare leva sui punti di forza.

Turno di Stefania Gallo, responsabile comunicazione e social-media addicted:
1) 4sq è sempre connesso, lo uso costantemente quando sono fuori e in viaggio. Tripadvisor, invece, lo consulto principalmente per programmare il mio viaggio.
2) Parecchio. Allo stato attuale reputo tutto molto utile e affidabile.
3) Alcune volte, un paio. Nessuna difficoltà.
4) Abbastanza. I miei amici usano foursquare costantemente: i consigli fanno sempre comodo…come ad es. quelli relativi a qualche locale particolare da visitare. Idem per la seconda risposta: relazione biunivoca. Ovviamente specifico che uso foursquare solo quando sono fuori dalla Calabria.

Ecco il contributo di Miriam Torrente del noto progetto GurYou che attualmente sta curando marketing e comunicazione del progetto AutoXY.
1) Di solito dedico 5 o 10 minuti su foursquare per fare il check in, registrare un nuovo posto e leggere i tips che ci sono. Ormai è diventata una attività quasi d’obbligo ogni volta che visito o vado a un posto nuovo. Purtroppo tripadvisor, non lo utilizzo come Foursquare, lo conosco bene, e a volte leggo delle recensioni. La verità è che ancora non mi sono scaricata l’app Tripadvisor.
2) Secondo me i tips e le recensione ci danno una informazione privilegiata quando stai in una nuova città. Leggere i tips su foursquare prima di decidere il posto dove andare a cenare, o trovare le parti più belle delle città è una cosa che soltanto gli utilizzatori di Foursquare e Tripadvisor sappiamo. E’ un servizio comodo, molto più utile e divertente che le guide turistiche convenzionali. Le informazioni che lasciano gli utilizzatori di Foursquare sui posti che visitano o vanno, è molto trasparente e ci sono sempre dei consigli utili da seguire.
3) Lascio come massimo un tip ma soltanto gli scrivo quando un posto mi sorprende in positivo o in negativo. Credo che condividere con gli altri le cose positive o negative di un posto è un servizio importantissimo che soltanto la rete e gli smartphone permettono di fare. I suggerimenti, le critiche o i consigli personali per me sono fondamentali perché fanno diventare il servizio molto più realistico e molto più affidabile che le solite guide o informazione che si trovano online.
Non ho avuto nessuna difficolta per digitalizzare la peculiarità di un luogo, come ho detto prima soltanto lascio delle informazione dei posti o delle cose che mi sorprendono, mi piacciono o non mi piacciono.
4) Per me conta tantissimo, se i miei amici mi consigliano di visitare un luogo di sicuro che ci andrò. Anche per me la stessa cosa, se io lascio un tip positivo di qualche luogo, molti dei miei amici se lo segnano come cose da fare. La trasparenza e il disinteresse di chi usa Foursquare lo trasformano in un nuovo modo per promuovere luoghi di nicchia. Dico di nicchia perché io lavoro al Sud, e ancora sono pochi i miei amici di lecce che utilizzano Foursquare. Speriamo che piano piano sia uno strumento che prenda ogni volta più importanza. 
Chiudo con il contributo di Mariarosaria Petrasso, editor di SciroccoNews.it:
1) Utilizzo soltanto foursquare. Dipende dai posti, a volte faccio più checkin di seguito se il luogo è particolarmente interessante. difficile quantificare in termini di tempo…
2)qui al sud ci sono pochissime recensioni perciò sono sostanzialmente irrilevanti
3)Lascio pochi tips, quei pochi in genere sono su luoghi come ristoranti/bar, ecc…soprattutto quelli dog-friendly! :-)
Circa la digitalizzazione in genere quando aggiungo un luogo lo categorizzo dal pc, avendo un blackberry non mi permette di aggiungere la categoria. Effettivamente la categoria “spazi aperti” è molto generica
4)su 4sq ho pochissimi amici, in genere lo utilizzo per capire dov’è un mio caro amico che abita a milano e che usa molto più di me 4sq. E’ un modo per averlo più vicino. Di rimando, avendo pochi amici,non credo che la mia posizione conti più di tanto.


Concludo notando un certo fermento attorno al discorso mobile-turismo, anche perchè è uno scenario che ormai si sta consolidando sempre più concretamente soprattutto tra i nativi digitali. Una risorsa quindi per consulenti, strutture ricettive, ed utenti che non può essere lasciata inosservata: già diversi servizi web stanno evolvendo al mondo mobile come altrettanti stanno puntando sul mondo turistico e servizio geolocalizzato, come appunto ci ricordano le ultime acquisizioni di una piccolissima azienda d’oltreoceano che se non erro si chiama Google.
Un ringraziamento ulteriore, doveroso e sincero va a tutti i partecipanti di questo articolo che deve la sua ricchezza proprio alla loro presenza, più che alle mia squinternate ma concrete valutazioni su questo argomento.
Credo molto nel crowd-blogging tanto che ritengo il mio blog non solo il mio luogo, ma anche il tuo luogo. E con la cura di tutti il nostro luogo può diventare più florido e pulito, confermando che il web è uno strumento serio, oltre che indispensabile al giorno d’oggi.

 

foursquare sta prendendo piede anche in Italia “@seocosenza: Secondo voi chi vincerà tra Foursquare e Tripadvisor? http://t.co/W01gmEhW :)”

RT @francescaturchi: "FourSquare vs TripAdvisor, chi vincerà?" La parola agli esperti, e anche io dico la mia!!! ;) http://t.co/47GmKvPK

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